Nel modenese, la tradizione vuole che quasi ogni famiglia abbia la propria acetaia privata, collocata nel sottotetto e adibita alla produzione casalinga di aceto. È da questa usanza locale che nasce uno dei prodotti d’eccellenza dell’artigianato agricolo nostrano, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

La Denominazione di Origine Protetta tutela l’autenticità di questo prodotto e il suo profondo legame con il territorio. Il sapore unico dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. è infatti dovuto all’attenta selezione dei vitigni locali, ai particolari metodi di produzione e alle caratteristiche climatiche dei luoghi in cui avviene la lavorazione. Ricavato dei vitigni di Lambrusco, Trebbiano, Sangiovese, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni, coltivati nella provincia di Modena, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. si posiziona al vertice dei prodotti “balsamici” e si ottiene dalla cottura lunga e lenta del mosto d’uva. L’acetificazione e l’affinamento avvengono in botti di legno pregiato che preservano intatte le sue qualità organolettiche. Oltre al mosto, un ingrediente fondamentale per un prodotto di qualità è il tempo. Infatti l’aceto viene travasato in botti più piccole e lasciato invecchiare. La fase di invecchiamento dura minimo 12 anni per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., mentre supera i 25 per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. EXTRA VECCHIO.

Per la ricetta della nostra pizza gourmet Tataki abbiamo scelto l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. invecchiato a crudo. Il suo sapore corposo contrasta la dolcezza della cipolla rossa di Tropea caramellata ed esalta il tonno, conferendo al piatto la giusta acidità. Del resto siamo nel cuore di Modena, non potevamo rinunciare a uno degli ingredienti migliori della tradizione.